Quale prospettiva temporale utilizzi?

In questo particolare momento storico ad ognuno di noi è capitato di interrogarsi sul TEMPO. Dal pensare ad un passato che ormai sembra così remoto e distante, alla preoccupazione per un presente incerto e per un futuro non progettabile.

Per non parlare dell’abbondanza di tempo da passare tra quattro mura e la mancanza di tempo da passare con amici e parenti.

Insomma, come non mai ci siamo resi conto della VARIABILITÀ SOGGETTIVA del tempo e di quanto il MODO IN CUI SI PENSA AL TEMPO e L’ATTEGGIAMENTO verso lo stesso INFLUENZI LA NOSTRA VITA.

Ogni persona dispone di una PROSPETTIVA TEMPORALE DIVERSA, basata sulla relazione tra TEMPO OGGETTIVO (quello che vediamo scorrere su un orologio) e TEMPO SOGGETTIVO (psicologico).

Secondo Zimbardo (2009) esistono 6 PRINCIPALI ZONE TEMPORALI dentro di noi, responsabili dei nostri comportamenti.

PASSATO POSITIVO e NEGATIVO, riferito alla possibilità di guardare ai vecchi tempi positivamente o con rimpianto e senso di fallimento.

PRESENTE EDONISTA e FATALISTA, cioè vivere il momento traendo il massimo piacere o essere convinto che la propria vita sia guidata da forze al di fuori del proprio controllo;

FUTURO, pianificare e costruire e OLTRE IL FUTURO (TRASCENDENZA), cioè pensare che la vera vita cominci dopo la morte.

Quindi, se le nostre decisioni e azioni sono guidate dai ricordi possiamo definirci ORIENTATI AL PASSATO, se invece ad influenzarci sono gli stimoli presenti nella situazione immediata, siamo ORIENTATI AL PRESENTE, infine se analizziamo le conseguenze delle nostre azioni anticipatamente siamo ORIENTATI AL FUTURO.

Tutti dispongo di una parte di ognuna di queste dimensioni, nonostante una delle tre possa prevalere sulle altre. Inoltre, molte problematiche della vita possono essere risolte comprendendo la nostra prospettiva del tempo e quella degli altri.

Per Zimbardo l’ideale a cui aspirare per un maggiore benessere emotivo è una PROSPETTIVA EQUILIBRATA SUL TEMPO.

Sarebbe auspicabile un basso livello di negatività verso il PASSATO, che comunque rappresenta le radici dell’individualità. Averne un ALTO LIVELLO DI POSITIVITÀ permette di essere propensi alla felicità e alla salute mentale e fisica.

Nel PRESENTE potrebbe essere utile mantenere un basso fatalismo, pensando di poter migliorare le cose se ci si prova, e utilizzare una PROSPETTIVA EDONISTICA, con moderazione, si può godere della vita senza incorrere in comportamenti di abuso.

Per quanto riguarda il FUTURO esserne ossessionati non è necessario per mantenere un orientamento positivo.

LA PANDEMIA HA INCISO NEGATIVAMENTE SULLA NOSTRA PROSPETTIVA DEL TEMPO, aumentando il rischio percepito delle nostre azioni e di quelle degli altri, e diminuendo notevolmente l’idea di poter influenzare in maniera costruttiva il futuro, tramite quello che facciamo oggi.

Se non riusciamo a percepire il futuro, non possiamo nemmeno lavorare per esso, e finiamo per concentrarci solo sul presente.

In questo momento è necessario, come non mai, LAVORARE PER RAGGIUNGERE IL BILANCIAMENTO TEMPORALE, utile per sviluppare strategie di risposte ai problemi.

La ricerca di questo equilibrio tra passato, presente e futuro ci permetterà di cogliere le opportunità che la vita ci offre, concentrandosi sul fatto che IL MEGLIO DEVE ANCORA VENIRE.

 

“Impara dal passato, vivi nel presente, spera nel futuro” Albert Einstein

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